Sono

La mia storia è scritta tra le Orobie valtellinesi, dove coltivo i miei sogni.

Pensiero

"Il mio piccolo sogno, produrre vino nella cantina di famiglia con uve coltivate sul territorio del mio paese, Albosaggia". Dopo anni di appassionate collaborazioni con diverse realtà vitivinicole locali, sono riuscito a realizzare un prodotto artigianale che mi rappresenta. L'esperienza tramandata da generazioni e l'amore per la terra sono l'essenza dei miei vini.

 

 

TERRITORIO

Risalendo la Valtellina per 40 km dal lago di Como tra il fiume Adda e il pizzo Meriggio, il versante orobico accoglie un conoide di origine alluvionale affacciato ai bellissimi vigneti della Sassella. L'ambiente ideale per una viticoltura sostenibile, in equilibrio con il paesaggio circostante fatto di prati da fieno, roggie, vecchie contrade e nuovi edifici residenziali. Qui tutto mantiene ancora le proporzioni che gli avi hanno tracciato nei secoli.

 

La mia storia è scritta tra le Orobie valtellinesi, dove coltivo i miei sogni.

L'Adda e il Meriggio raccontano storie che provo a trasferire nei vini.

VIGNETO

1640 piantine di Traminer aromatico piantate nel 2013 e poi 600 di Chardonnay nel 2020, allevate a spalliera con potatura gujot. Nel 2022 ho iniziato a vinificare anche l'uva nebbiolo piantata 70 anni fa da mio nonno. I vigneti si trovano ad Albosaggia, poco distante da Sondrio, ad un'altitudine di 350 m ed esposti a nord su terreni minerali e sabbiosi, frutto di alluvioni millenarie. Ogni anno produco circa 2000 bottiglie. 

CANTINA

Poco distante dal vigneto - nella casa costruita da mio nonno tra la fine della guerra e i primi anni '50 - ho ristrutturato una parte della vecchia cantina, dove ogni anno, nei primi giorni di settembre, l'uva vendemmiata manualmente trova le condizioni ottimali per trasformarsi in vino autentico.

L'Adda e il Meriggio raccontano storie che provo a trasferire nei vini.